Il borgo di Montefollonico è circondato da mura anche se in qualche
parte diroccate. Lungo il percorso delle mura troviamo sette torrioni
di fortificazione alcuni dei quali demoliti. Le mura sono organizzate
in funzione di una tripartizione della comunità. Il sistema difensivo
era costituito da tre porte, di Follonica e del Triano sull'asse longitudinale,
del Pianello o Nuova, sull'asse trasversale dell'abitato e da un torrione
rettangolare. Particolarmente interessanti sono gli interventi tardo-quattrocenteschi
di rinforzo alla cinta muraria, soprattutto per la dislocazione simmetrica
delle quattro torri di diverso diametro. La porta Follonica è fabbricata
tutta con pietre conce con un grossissimo murale e due baluardi, collocati
lateralmente, di forma rotonda; uno non esiste più, l'altro serve per
abitazione. Sopra questa porta scorgeva uno stemma gentilizio rappresentante
a destra un albero e a sinistra un leone rampante. La porta del Triano
è racchiusa da mura poderose; sopra l' arco è situata una lastra
di marmo dove si leggono le seguenti parole: IN NOMINE DNI-AM ANNO DNIMCCLXXVIII.
Ai lati di questa porta ci sono due baluardi di forma rotonda, uno di
questi è diroccato, così come da questo baluardo fino all'antiporto
sono diroccate le mura, ma da quei poichi avanzi che ne rimangono si
conosce che tutte le strutture erano composte di pietra concia ed avevano
"quattro braccia" di grandezza. Vicino a questa porta vi è ancora una
torre, dall'altezza di circa "trenta braccia" chiamata il "cassero",
composta di pietra concia. Anche Porta Nuova detta Porta del Pianello
è realizzata in pietra squadrata. L'arco maestoso con antiporto minore,
parte di pietra, parte di mattoni, è alto circa "dodici braccia". Al
di sopra dell'arco esterno della porta, è oggi murato uno stemma di
marmo bianco con sopra un leone rampante. Questa che è attualmente la
porta principale del paese costituisce un esempio di architettura militare
del XIV o XV secolo.
Palazzo di Giustizia
Nella via centrale è ubicato il Palazzo di Giustizia
dove si radunavano i Consigli che governavano il paese in base agli
statuti stabiliti nel 1560. Nella facciata del palazzo è posto il pubblico
Oriolo, fatto lavorare nella terra di Panicale dall'alfiere Adriano
Stellini nell'anno 1728 che a sopra una campana creduta miracolosa contro
le tempeste. Accanto al palazzo c'è una pubblica cisterna con davanzale
di marmo. Nella parte anteriore del pozzo ci sono tre stemmi: uno della
famiglia dei marchesi Coppoli, l'altro del comune, adottato anche dalla
famiglia Landucci, il terzo di una corporazione religiosa. Oggi il palazzo
di giustizia è adibito ad ufficio postale e ad ambulatorio.
Chiesa di San Leonardo
La chiesa di San Leonardoè una delle pievi più importanti
di architettura romanica dell'antico territorio senese. Essa sorge in
posizione sopraelevata rispetto al piano stradale; infatti si accede
alle due porte situate l'una sulla facciata, l'altra sul fianco destro
mediante una scalinata in pietra. L'edificio è costitito da bozze di
pietra locale disposti a filaretti; Ha una facciata a capanna, rinforzata
alle due estremità da contrafforti leggermente aggettanti e decorata
lungo i due spioventi del tetto e la linea di grondaia da archetti ciechi
lievemente acuti e da una cornice a dente di sega. Notevole il portale
con arco a tutto sesto strombato e con fasci di colonnine con basamento
e capitelli scolpiti. L'architrave è sorretto da mensole sporgenti.
Nella lunetta un affresco rappresentante la Madonna con il Bambino e
Santi protettori, San Bartolomeo e san Leonardo. Tale affresco è stato
fatto nel 1986 dal Prof. Paolucci in sostituzione del vecchi affresco
che era andato completamente distrutto. La chiesa, articolata in una
sola navata, è stata interamente modificata con rimaneggiamenti di stile
barocco. Tra le opere pregevoli che vi sono contenute si trovano dipinti
e sculture appartenenti a periodi diversi. Nella cappella di sinistra
si trova un altare di legno intarsiato che fu costruito dalla devozione
popolare per un crocifisso ligneo, risalente al XIII secolo che era
già nella chiesa. Esso era oggetto di particolare venerazione per una
miracolosa guarigione operata sulla moglie di Brandano, eremita vissuto
nella zona nel XIV secolo. La figura di questo personaggio è dipinta
su una tela insieme ad altri Santi situata dietro al Crocefisso. Altre
pregevoli opere pittoriche tardo-rinascimentali ornano le pareti della
chiesa. Sono inoltre conservati oggetti di arte minore quali un graduale
miniato del XIII secolo proveniente dall'Abbazia Benedettina "Santa
Marie de Felonico" e due calici di argento bulinato del XV secolo. Della
suddetta Abbazia rimangono i residui delle fortificazioni di cui il
Monastero doveva essere dotato e alcune archeggiature sui pilastri quadrangolari
che presuppongono l'esistenza di una chiesa a tre navate.
Chiesa del Triano
Fuori dalla porta del Triano si trova una magnifica Chiesa,
costrita parte in pietra, parte in mattoni con pilastri e cornicione
di ordine composito e con un campanile fatto a colonne e terminante
a piramide; fu edificata nel 1609 come appare da un'iscrizione scolpita
in pietra sopra la porta principale. Nell'interno si trovano tre altari.
L'altare Maggiore è tutto di travertino con un affresco rappresentante
la vergine a mezza figura che tiene in braccio il Bambino Gesù (scuola
senese del XIV). L'affresco è inserito in una tela nella quale sono
effigiati la Santissima Trinità e due angeli adoranti, opera del pittore
R. Manetti. Ai lati dell'altare centrale vi sono due statue lignee raffiguranti
S.Pietro e S.Paolo. A caua del colore scuro con cui sono state dipinte
sono state denominate "Santi Neri". La chiesa restaurata nel 1988 sarà
presto riaperta al culto.
Convento di San Sigismondo
Fuori dal paese, su una collina che domina la Val d'Orcia sorgeva il
convento di San Sigismondo. La costruzione, caduta in abbandono, è stata
recentemente ristrutturata da privati. I rifacimenti anno rispettato
i caratteri delle antiche strutture di cui restano molte parti.
Chiesa di San Bartolomeo e della Compagnia
Lungo la via che da piazza Cinughi porta al Triano si trova la chiesa
di San Bartolomeo, a pianta rettangolare, forse la più antica del paese
che risale al sec. XII; oggi, purtoppo date le precarie condizioni dell'edificio,
non è visitabile. In piazza Cinughi si trova la chiesa della Compagnia
del Corpus Domini: Sull'altare una tavola raffigurante una Deposizione
dalla Croce attribuita dalla scuola di Luca Signorelli. Le pareti sono
decorate da affreschi settecenteschi raffiguranti la Passione di Gesù
e angeli adoranti. La chiesa è stata recentemente restaurata con un contributo
del Monte dei Paschi di Siena sensibile al recupero artistico del nostro
territorio.
Convento di Santa Maria
Il Convento di "Santa Maria de Folonico", meglio conosciuto come "Conventaccio", appartenne ai Monaci Benedettini, forse collegati al Monastero di S.Salvatore al Monte Amiata, che dai tempi anteriori al Mille aveva possedimenti nella zona. Dell'edificio abbaziale, che doveva avere notevoli dimensioni, rimangono resti della cripta e delle navate della Chiesa con arcate gotiche. Dal "Conventaccio", un sentiero conduce alla Pieve di S. Valentino, contesa dai vescovi di Siena ed Arezzo sin dal VII sec.
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